Uscite di pesca a mosca con Luca Cattin in fiumi e laghi per lucci e black bass in belly boat o in barca. Ne fiumi e torrenti del Veneto per trote e temoli.

Fly Fishing in the best Northern Italy lakes and rivers for pike and bass with rigged boat and belly boats. Wading fishing in the best trout and grayling rivers. Just one hour drive from beautiful Venice. If you plan to come to Italy call or email me and we'll fish together.

venerdì 16 settembre 2011

Report Canada 2011

Un lungo viaggio in Canada a pesca di lucci e muskie nell'Ontario e a salmoni nel bacino dello Skeena in British Columbia.

Si comincia bene arrivando in Ontario alla base di partenza del nostro idrovolante con un caldo e un vento secco da oppressione. Per tutto il giorno non si può volare al camp, troppo vento per alzarsi con l'idrovolante, giù in paese non ci sono camere d’albergo libere e si dorme come si può su dei materassi nello chalet messoci a disposizione dal proprietario del camp.
La mattina dopo il vento è calato, si può volare nell’outpost e tutto si aggiusta.
Il lago lo troviamo basso, l’acqua è calda, due mesi che non piove e pesci apatici. Nonostante tutto ci divertiamo ed esce anche qualche luccio di taglia forte. Siamo lontani dalle pescate che qui vengono effettuate in altri periodi e con condizioni migliori, dove si prendono venti metrate a testa, ma ci va bene lo stesso.
I giorni passano veloci, tra pesca in totale libertà e allegri barbecue serali nel giardino della nostra cabin. Dopo quattro giorni di pesca intensa l’idrovolante ci riporta alla base dove abbiamo la nostra macchina e, dopo l’ennesimo stop da Bobbie per comprare altra roba da pesca totalmente inutile, con qualche piacevole ora di viaggio lungo le bellissime highways canadesi ci trasferiamo nel Lake of The Woods.

Jack prova l'otto su un grosso muskie
Ci aspetta un buona cabin, delle ottime Crestliner da 18 piedi con motori Yamaha da 50 hp e Minnkota in punta ma soprattutto delle condizioni da tirar giù tutti i santi, con afa, vento caldo, acque basse e calde, e pure con parecchia alga bloom.
La pesca per i prossimi 4 giorni sarà dura, come ci pronostica il proprietario del camp, e ce ne rendiamo subito conto, nonostante si parta al mattino bucando subito un piccolo muskie e nonostante conosca bene parecchi spot, grazie alle esperienze dei viaggi precedenti. Esche muskie size ed altre belle cose che fanno sempre fantasticare tutti sono subito da dimenticare. Pescherò quasi sempre con due piccoli bucktail che mi son fatto anni fa, gli unici che muovono pesce in mezzo ad altri blasonati e famosi, che lancio con una St. Croix da 1 oncia e mezza (prestatami da Ciccio), ogni tanto alternati al Suick e a qualche topwater lanciati con una 3 oz.
Sui "followers" ci provo spesso a mosca, ma senza risultati. Prendere un muskie a mosca era la cosa che forse più mi interessava ma con queste condizioni è già dura a casting visto che c’è da battere molta acqua. Si prenderà solo un pesce da metro, dopo che anche questo era stato mosso a bucktail e Claudio gli ha lanciato subito un bulldawg, mentre io slamo un big l’ultimo giorno lungo lo stesso muro di roccia dove in trenta metri ne abbiamo trovati tre, tutti grossi...


 
 
 


 Ho ancora fermo in mente il grosso muskie che si inarca muovendo il testone per togliersi dalla bocca il bucktail, mezzo metro sotto la superficie. Eravamo arrivati sullo spot muovendoci da un altro dove eravamo stati per una buona mezz’ora a riprovare su un big, e subito prima di provare la punta di un'isoletta vicina, esposta al vento e con acqua fonda davanti, dove ha seguito per due volte un pesce di taglia folle. Tanto per capire le potenzialità del posto.
È sorprendente vedere quanti pesci da oltre 120 cm. ci sono in queste acque e quanti di questi seguano, anche con la bocca aperta, senza prendere l’artificiale, o al massimo piluccandolo. Figure eight, figure egg, ampi cerchi, giro della barca a canna in acqua, e tante altre diavolerie stavolta sono servite a poco, anche se alla fine abbiamo pescato solo tre giorni e mezzo, con lunghe pause a causa del caldo nelle ore centrali.
In ogni caso quando te ne vai via dal Woods ti piange il cuore. È il lago dove in vita mia ho preso certamente meno pesce ma resta sempre il primo lago dove non vedo l’ora di tornare. E di laghi ne ho visti tanti, compresi altri laghi da muskie…Ogni volta che mi si prospetta un viaggio in Canada faccio di tutto per ritornarci, nonostante conosca luoghi da far lucci di taglia senza troppi problemi. Ma i lucci quando si parla di muskie diventano uno scherzo, se non una preda addirittura sgradita, nel senso che quando si attacca un luccio in un lago da muskie ci si sta anche male.
So che non suona bene ma è così.
In pesca di coho nel Kitimat
Ma andar via dal Woods per andare su nello Skeena e affluenti a salmoni non è che sia male, anche se di mezzo ci sono due voli con i quali attraversi Manitoba, Alberta e British Columbia.
Già in aeroporto a Vancouver ti rendi conto di cosa sia ormai la pesca a mosca nella costa ovest. Persino ragazze da sole (per giunta nemmeno male) che con il tubo delle canne in spalla prendono il bimotore per Terrace. E già in aereo tutti parlano di pesca.
Non ci tornavo da vent’anni in British Columbia e per la pesca ancora tutti impazziscono.
Giunti a destinazione la situazione di meteo e fiumi è “fantastica”: una settimana che piove e acque alte e sporche. Insomma la fortuna sarà anche cieca ma la sfiga ci vede benissimo.
L’unico fiume che ci dicono pescabile è il Kitimat, che in questo periodo non viene risalito dalle steelhead, e per questo motivo non avevo previsto di pescarci, ma è l'unico con acqua decente e stanno iniziando a salire i Coho, i famosi silver, i salmoni del Pacifico più interessanti da pescare perché attaccano con rabbia mosche e ondulanti, saltano fuori e vanno via come treni. Inoltre la taglia è molto buona e si attaccano anche più grossi che nello Skeena, il che non è male. Ovviamente con le solite frotte di pink, chum ecc, a condire il tutto…Per fortuna qui hanno finito i sokeye, e di king ce n'è solo qualcuno ormai vecchio, altrimenti fare una passata a pesci seri (silver e steelhead) senza attaccarne uno, sarebbe come trovare parcheggio in centro.
Pescheremo di più sul Kitimat, visto che nelle due note pool dello Skeena: Kitselas e Ferry Island, dove si può sempre agganciare anche la steelhead, è come stare in fila al lago a pago. E che il Copper, uno dei più bei fiumi da steelhead, continua ad essere alto e colorato, nonostante due mezze giornate di pesca ce le abbiamo anche dedicate, facendo divertire Ciccio con le bull trout prese con la canna da mosca e Francesco con qualche salmone.









Io invece vi ho raggiunto l’apice mentre tiravo a steelhead grazie alla gentilezza di aver lasciato ultimare la pool a un collega moschista del posto con il quale ce la stavamo “ruotando”, lui con la canna a una mano ed io e un altro canadese con la canna da spey, battendo accuratamente la lama con dei lunghi swing, presentando leech, intruders e compagnia.
A fine lama, dove l’acqua si abbassa e comincia a correre, l’amico mi incanna una steelie da metro che con cura ed immensa invidia gli fotograferò ed aiuterò a rilasciare.
L’ultimo giorno i miei compagni vogliono tornare sul Kitimat per continuare ancora a divertirsi con i silver, che nonostante siano solo all'inizio della risalita e i pesi massimi arrivino più avanti, sono sempre in taglie più che interessanti e combattono in modo spettacolare.
Che dire, ancora una volta venir via dal Canada è la parte più dura, si vorrebbe proprio che il tempo si fermasse in quei posti.
 
 
 
 
 
 
 
 

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