Questo signore è Tom Gelb, uno dei vecchi miti americani della pesca ai grandi esocidi che anche quest’anno ha messo a segno il suo over 20 chili pescando a row trolling, la tecnica di cui è specialista. Il settantenne del Wisconsin non è riuscito a liberare, dopo vari tentativi, questo immenso muskie che vedete nel collage, catturato il 27 novembre scorso. La morte del pesce non è cosa che purtroppo accade raramente con i grossi esemplari.
Questo pesce, pesato con la bilancia certificata di Rick Lax, è di 48.0 libbre per 52 ¾ pollici di lunghezza e 27 ½ di circonferenza. Convertendo le misure in centimetri e chili sono 133,98 cm. di lunghezza con un girovita di 69,85 cm. ed un peso di 21,77 kg.
- Usate un’attrezzatura robusta, abbreviando il tempo di recupero stresserete molto meno un grosso pesce.
- Montate sempre il cavetto d’acciaio, ed usatene uno di qualità, eviterete al pesce di andarsene con un grosso artificiale piantato in bocca. Nella sua scelta, fidatevi di ciò che dicono i pescatori di successo, cioè quelli con un rilevante numero di grossi pesci all’attivo, e lasciate perdere tutte le altre opinioni.
- Usate più spesso i grossi artificiali. Sono più selettivi, vi faranno prendere lucci più grossi ed è più difficile che vengano ingoiati a fondo, soprattutto dai pesci piccoli che sono delicati e spesso più difficili da slamare.
- Quando potete, usate un grosso guadino e slamate il pesce lasciandolo in acqua, all’interno della grande rete, in modo che se improvvisamente si dibatte non andrà a sbattere contro qualcosa di solido.Preparatevi con un buona pinza di almeno 25 cm. di lunghezza, un apribocca per i casi limite e un potente trancino per tagliare gli ami difficili. Usate questo attrezzo più spesso che potete, soprattutto se gli ami hanno trafitto le branchie, o usate ami senza ardiglione.
- Prima di tagliare un amo curate di far bene fuoriuscire la sua punta dalla parte opposta, quindi tagliatela ed asportatela. Con il pesce lasciato in acqua, all’interno del grande guadino, curate che tutto in barca sia pronto per fotografarlo e misurarlo.
- Quindi estraete il pesce dopo averlo preso saldamente. La presa migliore è quella sotto alla mandibola, facendo attenzione a non comprendere le branchie, e con l’altra mano che aiuta a sorreggere il pesce.
- Prendete il pesce con la mano destra per l’opercolo destro e con la sinistra nell’opercolo sinistro. Questo è molto importante ed eviterà al massimo il rischio di lesioni, sia al pesce che alle vostre mani.
- Non tenete i pesci molto grossi in verticale, e sorretti solo per la mandibola , perchè questi possono procurarsi danni alle vertebre, lesioni alla mandibola se riprendono a dibattersi e altri tipi di lesioni che possono danneggiarli seriamente.
- Tenete in mano il pesce per il tempo utile per scattare qualche foto. Invece di pesarlo, operazione che spesso espone il pesce ad ulteriori rischi, misuratene la lunghezza.
- Se volete conoscere poi il peso prendete anche la circonferenza e poi a casa calcolate il peso con la formula riportata in alto, che al momento attuale è la più pratica ed affidabile che conosco, come conferma l’ennesima verifica che non a caso ho riportato in apertura del post.
- Liberate il pesce tenendolo per la coda e muovendola se necessario a destra e a sinistra, non avanti e indietro, fino a che il pesce non si rianima per bene.
- Se il luccio non si rianima state con lui tenendolo in acqua nella sua normale posizione di nuoto, più immerso e lontano dalla sponda che potete, specie se siete in estate. Ricordate che con certi pesci troppo stressati c'è voluta anche un’ora prima di vederli andar via. Quindi non mollate e non pensate di dover sottrarre troppo tempo utile alla pesca! Inoltre con pesci dubbi e che hanno magari sanguinato parecchio è importante rimanere sul posto anche quando si son visti partire bene perchè può capitare che ritornino a galla e serve quindi riprenderli per la coda e continuare la rianimazione.
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